In questi giorni ho sempre gente a casa, con il "ci dobbiamo vedere che poi parti" non sto un secondo da sola, quindi ora che sono qui libera da amici e parenti (mentre mi perdo una serata dell'Albizzate Valley Festival) direi che è il momento ideale per un post.
Alura, ieri io, Eva ed Elena abbiamo avuto una giornatina leggera: sveglia alle 5.30 a.m., in macchina fino a Milano, treno Milano-Peschiera del Garda, navetta, Gardaland, navetta, treno giustamente in ritardo così abbiamo perso la coincidenza in Centrale, metro, treno da Garibaldi, mia mamma ci aspetta in stazione, Africa Unite ad Albizzate, home sweet home alle 2.00a.m.
Il titolo del post non è casuale, ma dedicato a Gardaland, luogo terribile, tutti sono troppo, eccessivamente felici. Mentre tu sei distrutto, stai per morire dal caldo e per eliminare i bambini esagitati, tutti quelli che lavorano lì ti sorridono e continuano ad augurarti un "Buon divertimento! Buona giornata! Grazie! Prego! A presto mi raccomando!", sembrano quasi ipnotizzati. Direi che io sono a posto per almeno qualche decennio.
Oggi invece pomeriggio molto tra con amiche e serata al ristorante con famiglia per il compleanno di mio papà (TANTI AUGURI!).
Il periodo pre-partenza di cui ho tanto letto/sentito parlare inizia farsi sentire. Passo da momenti di gioia in cui inizio a fare la valigia (anche se lo so, alla fine la farò il giorno prima della partenza), e momenti di depressione assoluta in cui mi viene da piangere e vago come un'anima in pena alla ricerca di qualcuno da abbracciare perchè "mi mancherai tanto, quasiquasi non parto". Il problema è quando la tristezza mi viene alla sera, e quindi sto sveglia fino alle 3.00/4.00 a pensare alternativamente alla partenza e all'ultimo giorno di scuola.
Non so perché ho iniziato a scrivere, ora sono le 23.45 e mi è passata la voglia. Perfetto, penso che ci risentiremo tipo quando avrò novità, maybe. Bless. Passo e chiudo.
DA LEGGERE: Hunger Games (ovviamente in English)
DA VEDERE: Marley Movie (!!!!)